Una vita anti-convenzionALE raccontata da una che la voleva normALE
C’è voluto un po’ per capire che, alla fine di tutto, con lui è una battaglia persa. Che di normale con lui non c’è niente, perché è un atleta, e non di uno, ma di tre sport, perché è andato alle Olimpiadi, perché è un ambientalista, naturalista, casinista, perché è simpatico e testardo, perché spesso fa il contrario di quello che ti aspetti e lo ammazzeresti… Ma poi lo perdoni perché è buono, genuino, “come i biscotti del Mulino”, e tu sai che alla fine è questo suo modo di essere a rendere tutto così speciale.
Siamo una coppia anomala, per certi versi agli antipodi, per altri così vicini: io sono una maestra di scuola primaria, e cinque anni fa ho conosciuto un atleta di Triathlon senza sapere che fosse il Campione italiano appena tornato dalle Olimpiadi di Londra 2012.
Mi sono innamorata di lui e del suo sorriso, del suo sport, del mondo che vive lui, fatto di allenamenti e viaggi, così diverso da quello in cui vivo io, fatto di scuola e bambini. Viviamo insieme ma la maggior parte dell’anno siamo lontani, lui è in giro per il mondo, io sono a casa.
Il problema nasce proprio quando ci ritroviamo insieme: abituati a stare distanti, vicini diventiamo esplosivi.
Sono esplosive le nostre litigate quando non siamo d’accordo su una cavolata, tanto quanto le nostre risate quando ci divertiamo e facciamo qualcosa insieme; sono esplosivi tutti i nostri impegni da far coincidere tanto quanto i nostri confronti profondi quando ci prendiamo un po’ di tempo per noi.
Sono esplosivi i miei sguardi, quando lui rompe qualcosa in casa perchè non
fa mai attenzione ed è un maldestro di prima categoria, e i suoi quando sbaglio tutto quello che è possibile sbagliare in cucina, dai tempi di cottura alla conservazione dei cibi in sua assenza (li ritrova sempre con la muffa): è l’esplosività di chi vorrebbe arrabbiarsi, e alla fine si mette a ridere, perché ciò che conta, in quel momento, è solo essere insieme, e pazienza se qualcosa si rompe o si brucia.
Ci sono dei momenti in cui ci capitano cosa divertenti, che ci fanno ridere, e a me viene voglia di raccontarle. Attraverso dei post su Facebook, ho iniziato a condividere alcuni episodi della nostra quotidianità, e ho scoperto che provocano una risata anche a chi li legge, a chi ci conosce bene e riesce ad immaginarsi esattamente la scena, ma anche a chi magari sa solo che io sono la fidanzata di Fabian, e ride nello scoprire retroscena, aneddoti, e strane qualità che stanno dietro al super campione.
Perciò, buona scoperta!
Che spesso e volentieri si concluderà con una semplice ma significativa verità: cioè che alla fine, per tantissime cose, non “vale” neanche la pena arrabbiarsi, perché tanto CON ALE NON VALE.
Bellissimo il tuo post e blog! Lo seguirò molto volentieri!!!
Grazie mille, mi fa piacere che ti sia piaciuto!! A presto!
Mi sono già fatta quattro risate😂
Ahaha molto bene, Giada, questo era l’obiettivo!! 😛