Bilanci di fine anno e buoni propositi per l’anno nuovo. Questo quello che, più o meno volontariamente, ci viene da fare in questi giorni. Perché nello stile di vita frenetico e veloce che siamo abituati a sperimentare quotidianamente, di solito non c’è spazio per fermarsi a riflettere, e allora ci limitiamo a farlo in questi ultimi giorni dell’anno, quando ci rendiamo conto che altri 365 giorni ci sono scivolati tra le dita, e ora ci si apre davanti una nuova strada da percorrere, lunga altri 12 mesi. 

Confrontandomi con le mie amiche, e pensando a tutto quello che ci è successo nel 2019, tra matrimoni, nipotini che arrivano, successi professionali, mai come quest’anno ci siamo rese conto di tutto il Bene che viviamo, della gioia della condivisione, del fatto che anche momenti così belli, come un matrimonio, una nuova vita, di per sé sarebbero niente senza tutto il contorno. Tutto il contorno che è dato dall’emozione che vedi negli occhi lucidi dei nonni quando corri da loro dicendo: “Siete pronti…? Mi sposo!”, o dalle urla incontrollate delle amiche, e gli abbracci e i brindisi continui, e i fidanzati che scuotono la testa e non capiranno mai il motivo di tanta agitazione tutta femminile… Sono questi i momenti che ti si imprimono nella memoria e a cui ripensi, sorridendo, a fine anno; perché poi, diciamocelo, del giorno del matrimonio non ti ricordi niente… E per fortuna che ti fanno le foto!

Il mio 2019 è iniziato senza saper che sarebbe stato l’anno del nostro matrimonio; eppure, fin dal giorno della proposta, mi sembra di essere entrata in un vortice da cui non so quando uscirò. Tra traslochi, ritiri, gare, viaggi, scuola, preparativi con lo sposo in ritiro fino a 5 giorni prima del matrimonio, è stato pazzesco. Bellissimo, ma stancante. Emozionante, ma intenso. Semplicemente: UNICO. Il 2019 rimarrà sempre un anno incredibilmente speciale. Ah beh… è stato anche l’anno dei miei 30 anni, festeggiati l’8 settembre, con un brindisi a mezzanotte, vestita da sposa.

Il 2020 sarà un altro anno per noi fondamentale.

L’anno di TOKYO 2020. 

La conclusione di un altro ciclo olimpico. Se penso al precedente quadriennio, dal 2012 quando ci siamo conosciuti io e Ale al 2016, quando siamo arrivati a Rio 2016, questi quattro anni mi sembrano volati, talmente pieni di cambiamenti e di cose da fare. 

E ciò che c’è di bello, alla fine dell’anno, è proprio fermarsi a pensare, a quello che è stato il nostro passato, la nostra storia vissuta, e a quello che ci aspetta, nel nostro futuro, in quelle pagine bianche ancora tutte da scrivere e in quelle foto ricordo ancora da creare. 

E la vera sfida è vivere prendendo consapevolezza del presente, della bellezza di ciò che abbiamo e che stiamo vivendo, della gioia data dal condividere i nostri giorni e i momenti più significativi con le persone che ci vogliono bene, e che gioiscono con e per noi. 

Imparando anche a lasciar andare il resto, quello che ci appesantisce e non ci permette di vivere appieno la nostra Felicità. 

CON ALE NON VALE, perché nonostante i miei migliori propositi di vivere tranquillamente, fermandomi a pensare e a godere del presente… poi arriva lui, con le sue mille cose da fare, i programmi saltati, le improvvisazioni, le docce record, le corse per incastrare allenamenti, uscite, per non perdere i voli, e i suoi continui: “Vale… Come sei messa?” “Vale… Ci sei? Sei pronta?”, “Quanto ti manca?”, “Andiamo?”… E quando, nel presente, hai intorno uno così, non puoi far altro che pensare al futuro… A quando partirà per il prossimo ritiro, e potrai stare davvero un po’ più tranquilla!

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